Le lingue straniere insegnate ai bambini: quando e come?
Di recente mi è stata posta questa domanda che trascrivo:
“E’ vero che i bambini sono più ricettivi entro i 5 anni di età? Ha davvero un senso e un’utilità guardare i cartoni animati e sentire le canzoni solo in lingua straniera?”
Cara Sambu,
la risposta è SI.
I bambini, soprattutto in età inferiore ai 5 anni sono estremamente ricettivi.
Questa loro spiccata sensibilità all’apprendimento è data dal fatto che essendo la loro un’età prescolare, non subentra alcun condizionamento esterno (regole, grammatica, ecc..).
Il cervello di un bambino a quell’età può essere paragonato ad una spugna.
Si impregna di nozioni, che poco per volta vengono elaborate e che, non si sa bene quando, verranno esternate.
Dico “non si sa bene quando” perché i tempi di ogni bambino non sono mai uguali.
I bimbi che frequentano i nostri corsi di lingue hanno sempre modi e tempi diversi di immagazzinare, elaborare e fare proprie le nozioni.
Mia figlia (4 y.o), ad esempio, per ben due mesi e mezzo non ha dato riscontro alcuno: nessuna parola nuova, nessuna canzoncina riportata a casa.. niente di niente.
Un giorno però, l’ho sentita mentre giocava da sola nella sua cameretta e faceva finta di essere la sua insegnante di inglese. Parlava con le sue bambole: “My name is Alice, and what’s your name?“.
La sua pronuncia era più che buona (grazie all’ insegnante madrelingua) e non nascondo la sensazione di stupore, sgomento e orgoglio che ho provato!
Da quella volta, ogni giorno ha esposto qualcosa di nuovo: nuove frasi, nuovi termini, nuovi modi di pronunciare i colori (copiando l’insegnante).
L’apoteosi è stata sentirle dire al signore del bar, che desiderava il gelato di “Hello Kitty” (da lei pronunciato “HELLOW KITTY”).
Per quanto riguarda invece l’uso di cartoni animati e canzoni, beh, dipende.
I cartoni animati sono una lama doppio taglio, perchè se da una parte possono essere ritenuti utili, dall’altra “imbambolano” il bambino costringendolo ad un ruolo passivo e non sempre danno risultati.
Se l’obiettivo è quello di stimolare il listening e ampliare il vocabolario, allora suggerirei i libri.
Io amo molto leggere ai miei bambini dei libri in lingua straniera, lasciando spazio assoluto all’espressività e alla mimica.
Per le mamme che non conoscono l’inglese, suggerisco gli audio-libri da sfogliare insieme ai bambini.
Via libera invece a tutto ciò che è musica: non esiste bambino che non ne sia attratto. Decisamente un ottimo modo di avvicinare i bambini ad una lingua straniera.. meglio ancora se a cantare è la mamma, il papà o una persona cara.
Non dimentichiamoci però che stiamo parlando di bambini, pertanto fatta eccezione per i bilingue, è giusto spronarli nell’apprendimento di una lingua straniera solo ed esclusivamente nel momento in cui sono loro per primi a mostrare interesse..
Deve essere per loro un momento divertente e curioso, diversamente correremmo il rischio di ottenere l’effetto opposto e di fargli odiare la lingua.
Per sapere di più sui nostri corsi per bambini contattaci al 3450338239 oppure manda un’e-mail a info@thebridgelanguages.com
A presto,
Laura